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26/06/12

25/06/12

Diario dei Mostrincubi - Sarah e il Posolponno

Come promesso, ecco finalmente svelata la novità che ci accompagnerà fino all'uscita del libro!

Rebecca ha lasciato il suo diario di caccia nella casa sopra la scogliera. E' il più completo bestiario di mostrincubi su cui potevamo mettere le mani e visto che la ragazza non è più nei paraggi, almeno per un po', vi proponiamo i suoi appunti/racconti/disegni. Così, se mai vi foste chiesti come cavolo è fatto un incubo, finalmente avrete la vostra risposta. E anche la risposta su cosa sia mai successo al cane della locandiera...

Un'avvertenza importante. Non ci prendiamo alcuna responsabilità sulle informazioni contenute in queste pagine. Fare il ramponiere d'incubi è un mestiere pericoloso e non bastano certo degli appunti e un forchettone da cucina per riuscirci. Quindi vi sconsigliamo caldamente di provare le tecniche di caccia descritte ogni lunedì su questo blog a casa vostra.
E posate il forchettone...

PS: abbiamo anche aggiunto qua a destra, sotto l'etichetta "Le Raccolte" i capitoli uno, due & tre in .cbz, per tutti voi geek là fuori. Li potete scaricare clickando direttamente sul nome.




Sarah e il Posolponno


Questo l’ho trovato nascosto sotto il soffitto, tra le travi e le tegole. La figlia di Sarah era nata da pochi giorni e non dormiva mai. La cosa era inquietante. La bimba mangiava, rideva, piangeva… ma non dormiva. La mamma aveva provato in tutti i modi a farla risposare. L’aveva cullata, coperta, scoperta, fatta giocare allo sfinimento, rimproverata, lasciata sgolare piangendo. E la piccola si succhiava il pollice, sudava, rabbrividiva, rideva, piangeva, si disperava. 
Ma non dormiva.
A me, a dire proprio tutta la verità, Sarah non è mai piaciuta. 
Puzza.
E quando passo per strada mi guarda male e ride del mio arpione. Io non sono una che da peso a certe cose. Ma a Sarah la guardo male lo stesso.
Una notte mi ha chiamato. Pioveva a dirotto e il vento faceva infrangere le onde con così tanta forza contro la scogliera che persino le gocce di pioggia erano salate. Arrivo a casa di Sarah zuppa e lei non mi offre niente. Niente tè caldo, neanche uno straccio per asciugarmi. Sono contenta di avere le scarpe piene di fango e di gocciolare sul pavimento. Ma Sarah non mi da soddisfazione. Ha gli occhi gonfi dal pianto e stringe convulsamente la sua bambina al petto. Le chiedo: “Tutto bene?”
Non mi risponde.
Dico: “Sarah? Va tutto bene?”
Non mi risponde.
Dico: “Sarah, c’è qualche problema con tua figlia?”
Niente.
“È… morta?”
Sarah ulula come un cane sotto la luna e io faccio un salto indietro e afferro l’arpione. Mi spinge sotto il naso la piccola che riconosco subito come degna figlia di tale madre.
La bambina puzza.
Ma puzza strano. Puzza di incubi salmastri, di alghe e di rimpianti. Puzza di paura del domani. Puzza di quando non riesci a dormire perché hai paura di tutto e il sonno ti sfugge anche se vorresti solo chiudere gli occhi e scordarti chi sei e svegliarti scoprendo che è stato solo un brutto sogno. Ma non lo è mai, è la realtà che è brutta. È che sei brutto tu.
Ma sono cose da grandi queste. La bambina di Sarah avrebbe dovuto puzzare di latte, non di rimpianti. E non avrebbe dovuto avere quel segno di ventosa stampato sulla fronte. Spingo di nuovo il fagotto che ha cominciato a frignare tra le braccia della madre ed entro nella stanza dove dorme la piccola. 
Lo vedo subito, incastrato tra il tetto e le tegole. Si muove lento, fa penzolare i suoi tentacoli e se ti sfiora i pensieri non ti fa dormire. È il più grande Posolponno che abbia mai visto. So come cacciarlo. Ma per farlo ho bisogno di un colpo preciso. Salgo sul tavolo, avvicinandomi alla bocca a forma di fiore cercando di evitare i suoi tentacoli. Si accorge di me, sa che sto per fare, scappa infilandosi sotto la trave ma non gliene do il tempo. Spingo l’arpione con tanta forza nel tetto da bucarlo da parte a parte. Le tegole saltano via e l’acqua fradicia tutto. Scendo, sporcando di fango il tavole e torno da Sarah. Le dico che è tutto a posto. Non mi offre niente, a malapena mi ringrazia. Si sporge dentro la stanza della piccola e guarda il buco nel tetto con l’aria di una mucca stupida. Non si accorge nemmeno che la bimba che ha tra le braccia dorme beata.
Sarah mi guarda male. Sorrido e le dico: “La bambina starà bene, il buco l’ho fatto per far cambiare l’aria. Puzza qua dentro!"


20/06/12

Dal Manuale per Giovani Ramponieri


1) Portare indietro il braccio armato di arpione, caricare al massimo la torsione del busto e del bacino.
2) Prendere la mira fissando intensamente l'incubo negli occhi, se ne ha più di due mirare alla bocca spalancata e irta di denti.
3) scagliare con tutta la propria forza grazie al movimento fluido che parte dal tallone opposto al braccio armato, prosegue con il bacino, continua con il torso e finisce nel movimento di polso.

In allegato, splendida figura omaggio di Flaviano Armentaro che illustra il dinamismo proprio del gesto.

19/06/12

Harpun III su iTunes & gli omaggi involontari


Evidentemente in Apple abbiamo un fan di Harpun, perché il file mandato in valutazione domenica sera è già on-line. Quindi per tutti voi che ci leggete su iPad, iPhone e altra roba con una mela morsicata sopra, trovate il tutto QUA.

E già che ci stiamo, segnaliamo anche il post che ha fatto Federico sugli "omaggi involontari" ad Harpun. Alcuni sono eccezionali. Trovate tutto QUA.

Buona lettura!

18/06/12

Capitolo III


Ed eccoci qua finalmente con la raccoltona del terzo capitolo in PDF! Per scaricarla clickate QUI.

Nei contenuti speciali troverete le risposte al tutte le vostre domande. Ammettiamo di esserci particolarmente divertiti con questa intervista da parte vostra. Chissà che in futuro non vi richiederemo di darci un'altra volta una mano...

Ecco, il futuro... quindi? Abbiamo finito così? Niente più Harpun?

Non proprio. A breve arriveranno la pubblicazione su verticalismi del terzo capitolo in scrolling, poi c'è il passaggio sull'iBook store, tempi di approvazione di Apple permettendo.

E poi a fine settembre c'è il volume con i ragazzi di GP publishing, che raccoglierà i tre capitoli dell'avventura on-line più altri tre capitoli di nuove ed emozionanti avventure!

Ma non pensate neanche per un secondo che vi lasceremo in pace. Il web è la nostra casa e ormai ci siamo affezionati all'appuntamento settimanale con tutti voi.

Lunedì prossimo ripassate da queste parti per una sorpresa che ci accompagnerà fino ad ottobre. Vi diamo intanto due piccoli indizi: non sarà a fumetti e non sarà un sequel...

12/06/12

Abbiamo bisogno di voi!


Quello di ieri è stato l'ultimo aggiornamento a fumetti di Harpun su questo blog.

Sì, abbiamo detto ultimo aggiornamento a FUMETTI.
Perché poi ci sarà il capitolo raccolto in PDF, e poi una novità che ci terrà impegnati fino ad ottobre e all'uscita del libro di carta per GP. E forse più di una novità ma mai vendere i tentacoli dell'incubo prima di averlo arpionato, tanto vi aggiorneremo mano mano e non c'è bisogno di parlarne adesso.

Ora, e il motivo vero di questo post, è che abbiamo bisogno di voi per i contenuti speciali del terzo capitolo! Perché non ci sembra giusto che lavoriamo sempre e solo noi!

Per questo motivo, vi chiediamo di farci domande.
Promettiamo di rispondere a tutte.
O almeno, a tutte quelle in cui non ci insultate.
Le raccoglieremo sul blog, sul profilo Facebook e su quello G+ di Harpun, oltre che sui blog di Giovanni e Federico.

Quindi, non siate timidi e dateci una mano a fare questi bendetti contenuti speciali! Chiedeteci tutto, ma proprio tutto e noi vi risponderemo sul PDF del terzo capitolo.

Ah, avete tempo da oggi fino a venerdì, che poi dobbiamo impaginare tutto per l'aggiornamento della prossima settimana.

Allora, che volevate sapere?